Corso di studio
Presentazione del corso
- Obiettivi formativi
- Profili professionali
- Requisiti di ingresso
- Articolazione del CdL
- Attività formative
- Articolazione insegnamenti
- Modalità di frequenza
- Esami di profitto
- Tirocinio e prova finale
- Accesso a studi successivi
Obiettivi formativi
Il Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Civile dell’Università di Firenze si propone di completare la preparazione del laureato di 1° livello. Gli obiettivi formativi specifici sono rivolti alla formazione di una figura culturale e professionale compiuta, rivolta al mondo del lavoro e caratterizzata da una solida cultura di base, da una buona cultura sulle materie applicative fondamentali e da una più approfondita cultura in uno specifico settore applicativo e professionale dell’Ingegneria Civile.
Il laureato magistrale in Ingegneria Civile sarà una figura professionale cosciente e critica, dotata del necessario bagaglio teorico-scientifico, qualificata per impostare, svolgere e gestire attività di progettazione anche complesse, con spiccate capacità di proposizione progettuale, operativo e gestionale, in grado di intervenire da protagonista nella salvaguardia del territorio e delle costruzioni esistenti e nella progettazione di nuove costruzioni in conformità alle metodologie più innovative dell’ingegneria civile.
Obiettivo formativo specifico è la preparazione di ingegneri con un’adeguata conoscenza degli aspetti scientifici e metodologici alla base:
- dell’ingegneria strutturale, che li renda esperti nell’analisi, nella progettazione, nella realizzazione, nella manutenzione, nel consolidamento e nel restauro di strutture per l’edilizia civile e industriale e di grandi opere quali, ad esempio, ponti, gallerie, dighe,
e/o
- dell’ingegneria idraulica, che li renda esperti nell’analisi, nella progettazione, nella realizzazione e nella gestione di opere e sistemi per l’utilizzo, il trattamento ed il riutilizzo dell’acqua, la valorizzazione qualitativa ed energetica della risorsa idrica, la protezione idraulica del territorio, delle sue strutture e infrastrutture, lo smaltimento dei rifiuti e la bonifica dei siti inquinati,
e/o
- dell’ingegneria delle infrastrutture di trasporto (strade, ferrovie ed aeroporti), che li renda esperti nell’analisi, nella progettazione, nella realizzazione, nella manutenzione e nelle gestione in esercizio delle grandi reti di trasporto ma anche della viabilità secondaria ed urbana,
e/o
- dell’ingegneria geotecnica, che li renda esperti e capaci di affrontare problemi geotecnici relativi a singoli manufatti, quali ad esempio il calcolo della capacità portante e dei cedimenti delle fondazioni superficiali e profonde, l’interazione terreno-fondazione-struttura, la progettazione di opere di sostegno, di scavi, di rilevati, di gallerie, le tecniche di consolidamento del terreno, e problemi geotecnici a scala di territorio, quali la stabilità dei pendii, la microzonazione sismica e la risposta sismica locale.
Le conoscenze delle suddette aree di riferimento dell’ingegneria civile vengono inserite nel percorso formativo sia come base di approfondimento comune per tutti i laureati del Corso di Studio, sia come ulteriore approfondimento su tre diverse aree progettuali: le strutture, le infrastrutture, le costruzioni idrauliche e geotecniche per il territorio. L’importanza della piena garanzia di sicurezza delle opere citate, la larga diffusione di molte di esse, la rilevanza e l’attenzione crescente ai maggiori rischi naturali (geotecnico, sismico, eolico e idraulico) e alla pianificazione e gestione del territorio, creano un ampio campo di intervento per l’Ingegnere magistrale in Ingegneria Civile. L’inge- gnere magistrale in Ingegneria Civile dovrà inoltre acquisire gli elementi culturali necessari ad interagire con altre figure professionali, in particolare nei campi dell’ingegneria civile, ambientale ed industriale ma anche della geolo- gia, della geofisica, dell’architettura e dell’urbanistica, e gli strumenti progettuali necessari a proporre soluzioni per i problemi di ingegneria civile alle diverse scale territoriali.
Profili professionali
I profili professionali del laureato magistrale in Ingegneria Civile, a livello di dirigente/consulente, riguardano principalmente:
- Studi professionali e società attive nel campo della progettazione, direzione dei lavori e collaudo di opere di Ingegneria Civile, anche di elevata complessità;
- Imprese di costruzione generali e specializzate;
- Imprese di prefabbricazione di componenti e di sistemi per l’edilizia, che richiedano capacità di gestione del progetto;
- Enti pubblici e privati di progettazione, pianificazione, valutazione dell’impatto, gestione e controllo di sistemi urbani, territoriali e infrastrutturali.
I laureati saranno in possesso di competenze idonee a svolgere attività professionali in diversi campi (nell’ambito dell’Ordine Professionale degli Ingegneri, settore A).
Con riferimento alla nomenclatura e classificazione delle unità professionali dell’ISTAT: Gli ingegneri civili conducono ricerche ovvero applicano le conoscenze esistenti nel campo della pianificazione urbana e del territorio; della progettazione, della costruzione e della manutenzione di edifici, strade, ferrovie, aeroporti e porti, ponti canali, dighe e opere di presa, sistemi di irrigazione, oleodotti e gasdotti, per lo smaltimento dei rifiuti e di altre costruzioni civili e industriali. Conducono ricerche sulle caratteristiche tecnologiche di particolari materiali e processi; definiscono e progettano standard e procedure per garantire la funzionalità e la sicurezza delle strutture; sovrintendono e dirigono tali attività.
Requisiti di ingresso
Non sono previsti titoli di studio in continuità per l’accesso alle Lauree Magistrali pertanto, per procedere all’immatricolazione, ogni studente è tenuto alla presentazione dell’opportuna domanda di valutazione per l’accesso alla Laurea Magistrale secondo le modalità indicate sul sito della Scuola.
L’iscrizione al CdLM in Ingegneria Civile richiede il possesso di una Laurea di primo livello ed il possesso di requisiti curriculari che prevedano, comunque, un’adeguata padronanza di metodi e contenuti scientifici generali nelle discipline scientifiche di base e nelle discipline dell’ingegneria, propedeutiche a quelle caratterizzanti previste nell’ordinamento della presente classe di laurea magistrale.
Vengono inoltre definiti i requisiti di preparazione personale basati sulla valutazione della carriera pregressa e dell’adeguatezza della preparazione personale.
Ulteriori informazioni sull'iscrizione al CdL sono disponibili alla pagina "Per iscriversi".
Articolazione del CdL
Il percorso formativo si articola in due anni e tre curricula: strutture, infrastrutture, territorio.
Dopo aver completato la formazione triennale nell'ambito della tecnica urbanistica, dell'organizzazione dei cantieri, dei metodi numerici per l'ingegneria, vengono fornite conoscenze specialistiche nei diversi settori dell'ingegneria civile quali strutture, idraulica, infrastrutture e geotecnica.
Per ogni percorso sono individuate delle attività caratterizzanti; lo studente ha la possibilità di selezionare corsi a scelta libera secondo il percorso prescelto e indicato nel piano di studio.
Inoltre lo studente potrà svolgere attività formativa (esami e tesi) all'estero nell'ambito di programmi di internazionalizzazione.
Attività formative
Le attività formative previste per questo CdL hanno un'estensione di 120 CFU; si distinguono in diverse tipologie (caratterizzanti,affini/integrative, a scelta dello studente, lingua/prova finale, altro) e la loro articolazione è differente in base al percorso formativo.
Articolazione insegnamenti
Modalità di frequenza
La frequenza delle attività formative del CdL non è in generale obbligatoria.
Esami di profitto
Il CDLM prevede un massimo di 12 esami di profitto.
Le modalità con cui i risultati di apprendimento attesi sono verificati consistono in valutazioni formative (prove in itinere intermedie ove previste), tese a rilevare l’andamento della classe e l’efficacia dei processi di apprendimento, svolte in misura concordata e pianificata; in esami di profitto, finalizzati a valutare e quantificare con un voto il conseguimento degli obiettivi complessivi dei corsi, che certificano il grado di preparazione individuale degli studenti e possono tener conto delle eventuali valutazioni formative e certificative svolte in itinere.
Per questo CdLM non sono previste precedenze d'esame.
Gli appelli d’esame vengono svolti nei periodi di interruzione dell’attività didattica, secondo quanto indicato alla pagina "appelli d'esame" della Scuola di Ingegneria.
Tirocinio e prova finale
Nel secondo anno di corso è prevista una attività di tirocinio da svolgersi presso Aziende, Enti o Laboratori di ricerca qualificati. Deroghe o tirocini di diversa entità possono essere programmati a seconda della formazione pregressa degli studenti. Il tirocinio viene finalizzato a preparare il successivo inserimento nel mondo del lavoro ed è considerato parte integrante della formazione degli studenti. In alternativa al tirocinio lo studente può svolgere un’attività formativa interna ovvero presso Dipartimenti o Scuole dell’Università di Firenze (ivi compresi i laboratori didattici e di ricerca). Sia il tirocinio sia l’attività formativa interna possono essere propedeutici alla preparazione della prova finale. Per essere ammesso alla prova finale lo studente deve avere acquisito tutti i crediti nelle attività formative previste dal Piano di Studio approvato.
La prova finale porta alla realizzazione di una tesi che viene valutata tramite la sua pubblica discussione; il lavoro di tesi deve essere elaborato in modo originale dallo studente sotto la guida di almeno due docenti universitari; qualora tale attività sia condotta esternamente, presso aziende e/o enti (tirocinio esterno), ai relatori universitari si affianca, di norma, un esperto aziendale che svolge le funzioni di tutor.
Il laureando svolge la tesi applicando metodologie avanzate, collegate ad attività di ricerca o di innovazione tecnologica, raggiungendo nello specifico settore di approfondimento competenze complete ed autonomia di giudizio e dimostrando la padronanza degli argomenti, la capacità di operare in modo autonomo ed un adeguato livello di capacità di comunicazione.
La tesi può essere redatta in lingua inglese, soprattutto nel caso in cui l’attività sia stata sviluppata nell’ambito di un programma di internazionalizzazione.
Ulteriori informazioni sull'iscrizione al CdL sono disponibili alla pagina "Per Laurearsi".
Accesso a studi successivi
Ulteriore specializzazione può essere realizzata attraverso la prosecuzione degli studi in master o nel dottorato internazionale in Ingegneria Civile e Ambientale.